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Galleria Immagini - Evento del 23/10/2022 - "il Pestapepe"
Articoli
FORLìTODAY (17/10/2022)
Alla scoperta dei capolavori custoditi nei musei: torna “Un’opera al mese” ed il primo protagonista è “Il pestapepe”.
Dopo il successo degli anni scorsi, torna a Forlì il format in cui rigore scientifico e spirito divulgativo si uniscono per dare vita alla narrazione dell’arte. L’arte torna infatti ad incontrare la cittadinanza con una nuova edizione di “Un’opera al mese” e lo fa in una nuova sede: l’ex Chiesa di San Giacomo. Qui, domenica 23 dalle 18, la dottoressa Francesca Tasso, conservatore delle raccolte artistiche del Castello Sforzesco di Milano, presenterà “Il Pestapepe“. L’affresco staccato di artista ferrarese proviene dalle collezioni del Museo Civico di San Domenico.
4 LIVE (23/10/2022)
“Un’Opera al Mese”, riparte con il “Pestapepe”.
Con l’affresco strappato del tardo quattrocento “Pestapepe”, riprende domenica 23 ottobre, alle ore 18,00 alla Chiesa di San Giacomo, con ingresso gratuito, la rassegna “Un’opera al mese“, l’appuntamento con l’arte e la cultura dedicato a scoprire i capolavori dei Musei Civici di Forlì. L’iniziativa, voluta dall’assessore alla Cultura Valerio Melandri, con la direzione artistica del dirigente alla Cultura Stefano Benetti, è realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei di Forlì presieduta da Raffaella Alessandrini.
EmiliaRomagna News24
“Un’Opera al Mese”: il “Pestapepe”.
Con l’affresco strappato del tardo quattrocento “Pestapepe”, riprende domenica 23 ottobre, alle ore 18, alla Chiesa di San Giacomo, con ingresso gratuito, la rassegna “Un’opera al mese”, l’appuntamento con l’arte e la cultura dedicato a scoprire i capolavori dei Musei Civici di Forlì.
Prosegue dunque il percorso rivolto a far conoscere il patrimonio artistico conservato nelle nostre istituzioni culturali.
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ROMAGNA POST
(24/02/2020)
Nel corso dei prossimi mesi due importanti opere della Pinacoteca Comunale di Forlì come “Il Pestapepe” e “La dama dei gelsomini” saranno prestate a prestigiosi musei francesi per essere esposte in occasione di importanti rassegne d’arte. È un fatto sicuramente positivo che ci ha fatto pensare alle “disavventure” capitate ai due capolavori durante l’ultima guerra mondiale che abbiamo raccontato nel libro “I giorni che sconvolsero Forlì. 8 settembre 1943 – 10 dicembre 1944”, Società Editrice Il Ponte Vecchio, Cesena. .
Il 10 giugno 1940, su consiglio e indicazione di Antonio Mambelli, funzionario degli Istituti Culturali forlivesi, nonché componente del Comitato prefettizio per la tutela delle opere d’arte, furono trasportati, come ricorda lo stesso Mambelli nel suo diario, nella canonica di villa San Giorgio diverse opere della Pinacoteca, compreso “Il Pestapepe” e “Ritratto di giovane donna” (così era denominata negli inventari dell’epoca la tavola che qualcuno ritiene essere il ritratto di Caterina Sforza ndr). Altri capolavori e gran parte del Fondo Piancastelli trovarono collocazione in locali delle parrocchie di Vecchiazzano e di Pieveacquedotto e della villa Beltramelli a Borgo Sisa (qui vi fu nascosta l’Ebe del Canova).