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FORLìTODAY (redazione del 06/04/2024)
Arte, torna l’appuntamento con “Un’opera al mese”: protagoniste le lunette di San Mercuriale.
Mercoledì 10 aprile ore 18, nell’Abbazia di San Mercuriale torna la rassegna d’arte e di cultura “Un’Opera al Mese” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì.
Mercoledì 10 aprile ore 18, nell’Abbazia di San Mercuriale torna la rassegna d’arte e di cultura “Un’Opera al Mese” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì, ideata da Stefano Benetti e realizzata dagli Amici dei Musei in collaborazione con il Servizio Cultura.
Quella di mercoledì 10 aprile è un’edizione straordinaria della rassegna: protagonista della serata, organizzata in collaborazione con la Curia, sarà infatti una delle 30 lunette che in origine decoravano il Chiostro di San Mercuriale e che raccontavano episodi della vita di San Giovanni Gualberto fondatore dell’Ordine Vallombrosiano, ordine a cui è riconducibile la realizzazione del Chiostro.
4Live (Redazione del 06/04/2024)
“Un’opera al mese” torna con le inedite lunette di San Mercuriale.
Dopo il grande successo di pubblico di domenica 17 marzo, con un Teatro Diego Fabbri gremito per la narrazione magistrale del professor Claudio Spadoni dedicata al dipinto “Siamo in quattro (beato chi li trova)” di Giacomo Balla, protagonista assoluto del futurismo, la rassegna d’arte e di cultura “Un’Opera al Mese” dedicata alla riscoperta del patrimonio storico-artistico forlivese e promossa dal Comune di Forlì, torna con un’edizione straordinaria riservata all’esposizione di un’opera dimenticata e sepolta nella storia della città.
“L’alluvione, accanto a tanto dolore e alla sfida della ripartenza, ci ha regalato una scoperta inattesa. Nella sede del Seminario vescovile, invasa dall’acqua e dai detriti, sono state rinvenute 19 delle 30 lunette raffiguranti alcuni episodi della vita di San Giovanni Gualberto. Si tratta di opere d’arte straordinarie che il pubblico merita di rivedere – spiega il sindaco Gian Luca Zattini – un vero e proprio ciclo pittorico sul fondatore dell’Ordine Vallombrosiano che, per dimensioni e fattezze, non ha quasi eguali in Italia”.